Luigi Pirandello
Se io fossi Pirandello forse vi parlerei così del mio
pensiero: ecco, io trovo una mia vecchia carta d'identità e nel contemplare la
mia foto di vent'anni fa sento, per la schiena, un brivido. Non mi riconosco:
cambiati i capelli, il sorriso, la pelle del viso. Soprattutto, però, sono
cambiato dentro, se non altro perché non ho più, davanti a me, il futuro che
avevo allora. Alla vita, vent'anni fa, come ognuno, io chiedevo di farmi
felice.
Mi direte voi: ma questo si sa, è ovvio, è banale.
Già, ma allora, se tutti lo sanno, cioè se tutti sappiamo
che la vita è continuo cambiamento e continua trasformazione di pensieri e
sentimenti, perché viviamo, poi, come se non lo sapessimo?
Io non sono oggi quello che ero ieri, quello che sarò
domani. Eppure ho sempre lo stesso nome, faccio lo stesso lavoro, ho gli stessi
amici, la stessa moglie, gli stessi figli... e anche loro, tutti, come me,
mutano conservando il medesimo nome.
Perché tutto ciò è drammatico?
Perché l'uomo non può vivere assecondando l'istinto sotterraneo
al mutamento continuo (lo slancio vitale) e deve "fermarsi", assumere
cioè una "forma" che lo chiuda in un'identità: questo, questo e
questo sei tu.
Disegno - Tecnica pastelli di ©Salvo Galiano
La vecchierella bianca
raccolta su ‘l murello
de la rural dimora,
non sazia già, ma stanca
di vivere così,
guarda, ed ai tanti fiori
onde il gran piano odora,
ai teneti uccelletti
che dagli alberi intorno
a dai vicini tetti
le fanno un bel cantare,
movendo la canuta
tremula testa, pare
che dica ognor di sì.
-
Ricordi
tu, ricordi
de le tue primavere
i bei lontani di?
E la vecchietta: - Sì! –
-
Ricordi
quelle sere
d’aprile e i dolci accordi
al lume de la luna,
i balli, il primo amore,
allora che nel cuore
dapprima ti fiorì?
E la vecchietta: - Sì! –
-
Ricordi
la preghiere
Presso la prima cuna
Che la nonna imbastì? –
-
E
la vecchietta: - Sì! –
-
Ricordi
il lieto giorno
In cui la tua figliola,
bella come una rosa,
fattasi grande e sposa,
col genero partì? –
E la vecchietta: - Sì! –
-
Ricordi
i tanti morti,
il vecchio tuo, le care
amiche de begli anni?
Oh come sola sei...
Vuoi tu morir col dì?
E la vecchietta: - Sì! –