martedì 28 giugno 2016


Giovanni Gherardo de Rossi



Poesia

Il Verme e la Zanzara

Disegno - tecnica Pastello di  ©Salvo Galiano


" Io voglio che l'inclita
mia stirpe conosca",
un verme vilissimo
diceva alla mosca.

" Io nacqui dal femore 
di nobil destriero,
che vanta un arcàvolo
nei canti d'Omero".

E l'altra: " non dubito
di quello che affermi:
illustre è l'origine,
ma i vermi son vermi".

O figli degeneri,
o sangue d'eroi,
leggete l'apologo:
è fatto per voi.

Apologo: Vera nobiltà è quella che ci deriva dalle buone opere e dai sentimenti elevati dell'anima.
Il resto è vanagloria: Fumo e nient'altro.

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